Mansioni, responsabilità e autorità delle due figure

La modifica dell’articolo 560 del codice di procedura civile ha di fatto sostituito la figura dell’ufficiale giudiziario nella liberazione di immobili soggetti a procedure immobiliari con il custode giudiziario, al fine di velocizzare e semplificare le procedure di rilascio. Ma qual è la differenza tra i due ruoli? Di cosa si occupa l’uno e di cosa l’altro?

Che cosa prevede l’articolo 560 del cpc

Prima di vedere la differenza tra il ruolo dell’ufficiale giudiziario e quello del custode giudiziario soffermiamoci sull’articolo 560 del cpc, che prevede:

Il custode nominato ha il dovere di vigilare affinché il debitore e il nucleo familiare conservino il bene pignorato con la diligenza del buon padre di famiglia e ne mantengano e tutelino l’integrità.
Il debitore e i familiari che con lui convivono non perdono il possesso dell’immobile e delle sue pertinenze sino al decreto di trasferimento, salvo quanto previsto dal sesto comma.
Il debitore deve consentire, in accordo con il custode, che l’immobile sia visitato da potenziali acquirenti. Quando nell’immobile si trovano beni mobili che non debbono essere consegnati, il custode intima alla parte tenuta al rilascio di asportarli, assegnando ad essa un termine non inferiore a trenta giorni, salvi i casi di urgenza da provarsi con giustificati motivi. Quando vi sono beni mobili di provata o evidente titolarità di terzi, l’intimazione è rivolta anche a questi ultimi con le stesse modalità di cui al periodo precedente. Dell’intimazione è dato atto nel verbale. Se uno dei soggetti intimati non è presente, l’intimazione gli è notificata dal custode. Se l’asporto non è eseguito entro il termine assegnato, i beni mobili sono considerati abbandonati e il custode, salva diversa disposizione del giudice dell’esecuzione, ne dispone lo smaltimento o la distruzione. Al debitore è fatto divieto di dare in locazione l’immobile pignorato se non è autorizzato dal giudice dell’esecuzione.
Fermo quanto previsto dal sesto comma, quando l’immobile pignorato è abitato dal debitore e dai suoi familiari il giudice non può mai disporre il rilascio dell’immobile pignorato prima della pronuncia del decreto di trasferimento

Ciò significa che il custode, su autorizzazione del giudice, deve occuparsi di amministrare e gestire l’immobile, documentando le spese per la custodia e presentando in cancelleria il conto della gestione.

Cosa fa l’ufficiale giudiziario

Dopo questa doverosa premessa, passiamo a vedere nel dettaglio quali sono le responsabilità dell’ufficiale giudiziario rispetto a quelle del custode. Ovvero, un ufficiale giudiziario è un ausiliario dell’autorità giudiziaria che deve occuparsi di notificare gli atti in materia penale mentre in ambito civile deve provvedere alla notificazione, all’esecuzione delle sentenze e dei titoli esecutivi con l’assistenza, se necessaria, della Forza Pubblica.

Differenza tra ufficiale giudiziario e custode giudiziario

Per cui rispetto al custode giudiziario un ufficiale giudiziario non detiene i beni pignorati, neppure in caso di sfratto, ma può nominare altri ausiliari (come previsto dall’art. 68 del cpc) e chiedere l’ausilio della Forza Pubblica o l’assistenza del pubblico ministero (art. 475 del cpc, spedizione in forma esecutiva).

Che cosa fa il custode giudiziario di un immobile in asta

Il custode giudiziario, invece, viene nominato dal giudice quando un bene è pignorato (art. 559 del cpc) e assume di conseguenza la qualifica di delegato del giudice di garantire la conservazione dello stato dell’immobile. In caso di immobile pericolante, per esempio, spetta al custode avvisare subito gli enti preposti e informare il giudice delle spese da sostenere per i lavori di messa in sicurezza. Deve, inoltre, adoperarsi per far sì che i potenziali acquirenti possano vedere l’immobile e presentare un’offerta di acquisto, esercitando tutte le azioni necessarie nell’eventualità in cui non abbia disponibilità dell’immobile. Insomma, il custode giudiziario di un immobile in asta deve:

  • occuparsi dell’immobile pignorato che gli è stato affidato e provvedere, se necessario con l’aiuto di un fabbro e della forza pubblica, a sostituire le serrature
  • comunicare, tramite PEC o raccomandata, ai creditori e al debitore la data prevista per accedere al bene pignorato
  • verificare se ci sia un titolo di occupazione e se sia opponibile al pignorante
  • curare l’amministrazione dei beni pignorati, provvedendo anche a disdire i contratti di locazione
  • segnalare eventuali ostruzionismi del debitore che possano pregiudicare la visita dell’immobile

Cosa succede se non adempie al suo dovere

Se poi il custode giudiziario non dovesse adempiere le sue mansioni dovrà risarcire le parti per il danno cagionato e potrà anche essere sanzionato dal giudice (in media la sanzione ammonta a 250-500 euro). Sarà altresì punito penalmente in caso di compimento di atti illeciti, come la mancata esecuzione di un provvedimento disposto dal giudice, l’omissione di lavori sull’immobile o l’inosservanza delle direttive delle autorità.

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