Facciamo il punto su proroga del bonus, modalità di richiesta ed aliquote

Confermata la proroga del Sismabonus per il 2024. Ciò significa che potrai richiedere il Sismabonus, l’agevolazione prevista per le ristrutturazioni edilizie, anche per tutto il 2023 e il prossimo anno.

Proroga Sismabonus 2024, chi può richiederlo e in che modo

Per richiederlo è necessario però presentare il visto di conformità dei lavori effettuati in modo che, in caso di eventuali controlli dall’Agenzia delle Entrate, non ci siano problemi. Possono richiedere il Sismabonus chi deve mettere in sicurezza un immobile sito in una zona ad alto rischio sismico. Ovvero, il bonus non spetta solo ai proprietari di casa, ad esempio, ma possono ottenere l’agevolazione anche gli inquilini, i locatari o chi usufruisce del comodato d’uso. Si può ottenere la detrazione fiscale, su un tetto di spese massimo di 96mila euro, in 10 rate annuali, anche con cessione della detrazione ottenuta.

Interventi ed aliquote del Sismabonus 2023 su singole unità abitative

Per chi effettua lavori solo per migliorare la classe sismica dell’immobile è prevista una detrazione del 50% delle spese sostenute. Per interventi antisismici con un passaggio ad una classe di rischio inferiore, invece, l’aliquota è del 70%. Se il passaggio è di 2 classi si ottiene persino l’80% di quanto speso. Insomma, più l’intervento migliora la classe energetica dell’immobile e più alta è la detrazione fiscale usufruibile.

E per i condomini?

Nel caso dei condomini è prevista un’aliquota del 75% per interventi condominiali antisismici e di miglioramento energetico. Per gli interventi di riqualificazione di parti condominiali comuni che consentano il passaggio a due classi inferiori di rischio sismico la percentuale sale all’85%. In ambo i casi l’importo massimo fissato, pari a 96mila, viene moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Se, invece, gli interventi di efficienza energetica interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda la percentuale ammonta all’80% per la riduzione di 1 classe di rischio sismico e all’85% se la riduzione è di 2 classi. In tutti e 2 i casi però deve essere considerato un importo di spesa pari a 136mila euro da moltiplicare per il numero di unità immobiliari costituenti l’edificio.

Non perdere tutti gli aggiornamenti sui bonus disponibili, leggi le news nella sezione “bonus” del blog di Immobiliallasta.it


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