Ricevere un rifiuto del mutuo per la casa all’asta è una circostanza che può capitare a chi è poco informato sui requisiti e sulle tempistiche da rispettare.
Abbiamo pensato di raccogliere le motivazioni più frequenti alla base del rifiuto del mutuo per comprare un immobile all’asta. Inoltre ti spiegheremo cosa fare per risolvere questo inconveniente.
Se hai ricevuto un rifiuto da parte della banca, o temi che possa succedere, ecco una guida che troverai utile!
Rifiuto mutuo casa all’asta: le motivazioni più frequenti
La possibilità di chiedere un mutuo per l’acquisto di una casa all’asta spinge sempre più persone a considerare questo canale come un’alternativa al libero mercato. Ma, come avviene per i mutui normali, anche riguardo alle aste la banca può rifiutare.
Il rifiuto del mutuo è discrezionale e dipende dall’istituto bancario al quale ci si rivolge. Non è un segreto, infatti, che alcune banche siano più flessibili di altre.
Abbiamo raccolto alcuni dei motivi più frequenti di rifiuto del mutuo per l’asta:
- l’importo dell’immobile pignorato è troppo elevato rispetto alle possibilità economiche del richiedente
- instabilità lavorativa del richiedente
- episodi di insolvenza passati che hanno causato l’ingresso del richiedente nella lista dei “cattivi pagatori”
Esiste, poi, un’altra circostanza molto comune di rifiuto del mutuo: se la persona che intende partecipare all’asta – o che si è aggiudicato l’immobile – è un parente del debitore esecutato.
Devi sapere che, nel nostro ordinamento, parenti e congiunti del debitore possono comprare all’asta a meno che non venga dimostrata l’“interposizione fittizia” del debitore. Per questo molte banche, in via cautelativa, preferiscono non erogare mutui e finanziamenti nei confronti di genitori, figli, coniuge, tutore legale, fratelli e sorelle del debitore che ha subito il pignoramento.
Che fare in caso di rifiuto del mutuo
Se hai ricevuto un rifiuto da parte della banca non devi scoraggiarti. La cosa importante è capirne il motivo e cercare, ove possibile, di rimediare. Ad esempio puoi rivolgerti ad un altro istituto che assicuri piani di finanziamento specifici: nel nostro approfondimento trovi tutte le banche che danno mutui per le aste.
Per evitare di ricevere un rifiuto dopo l’aggiudicazione, consigliamo sempre ai nostri clienti di cercare una banca disponibile ad erogare il mutuo prima che si tenga l’asta. Infatti puoi stipulare una pre-delibera di mutuo che non produrrà effetti in caso di non aggiudicazione.
In caso di rifiuto, puoi rinunciare alla richiesta di mutuo e rivolgerti ad un altro istituto bancario portando con te tutti i documenti necessari.
Se neanche in questo modo riesci ad avere un mutuo per la casa all’asta, in extrema ratio puoi richiedere l’intervento dell’Arbitro Bancario Finanziario; si tratta, però, di una procedura lunga che difficilmente si risolve prima dello svolgimento della vendita giudiziaria.
Rifiuto del mutuo dopo l’aggiudicazione
Il motivo per il quale raccomandiamo di chiedere il mutuo prima dell’aggiudicazione è che dovrai saldare il prezzo anche in caso di rifiuto da parte della banca. Questo naturalmente se ti sei aggiudicato l’immobile senza avere la certezza di avere a disposizione la somma necessaria per pagare.
Le tempistiche del saldo sono tassativamente stabilite nell’avviso di vendita.
Generalmente l’aggiudicatario ha 120 giorni di tempo per saldare il prezzo (60 in caso di asta fallimentare); se non lo fa, perderà l’immobile e la cauzione precedentemente versata. Nel peggiore dei casi, dovrà pagare la differenza se all’asta successiva l’immobile viene aggiudicato ad un prezzo inferiore.