Il fratello o la sorella del debitore esecutato possono comprare la sua casa all’asta? Chi non può partecipare all’asta e perché?

Spesso si sente dire che i parenti del debitore non possono comprare immobili nelle aste giudiziarie. Ma è davvero così? Ad esempio il fratello o la sorella dell’esecutato possono partecipare all’asta, presentare offerte ed essere aggiudicatari?

Potrà suonare strano, ma la risposta è affermativa. Tuttavia alle volte la partecipazione di fratelli e sorelle può essere ostacolata dalle banche.

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Fratello o sorella del debitore possono partecipare all’asta, e come?

Devi sapere che, secondo le leggi italiane, soltanto il debitore non può partecipare all’asta e comprare l’immobile che gli è stato pignorato.

Questo principio si ricava dall’articolo 571 del C.p.c. secondo il quale chiunque – eccetto l’esecutato – può partecipare all’asta e presentare offerte di acquisto.

Dunque, a norma di legge, fratello e sorella del debitore possono partecipare all’asta, come pure i figli maggiorenni, il coniuge e altri parenti o affini.

Tuttavia il divieto può scattare quando è dimostrato che dietro la partecipazione dei fratelli ci sia un intento fraudolento e, quindi, una interposizione fittizia o negozio in frode alla legge.

Detto in termini non giuridici, significa che se da una parte fratelli, sorelle e altri parenti possono partecipare all’asta, dall’altra non possono agire per conto del debitore.

Infatti potrebbe accadere che, dopo l’aggiudicazione, l’immobile venga consegnato al debitore esecutato, annullando l’effetto del pignoramento e della vendita.

In sintesi, l’asta giudiziaria non sarà valida se viene provato che il debitore abbia incaricato fratelli o sorelle di acquistare l’immobile in suo conto. Questo è quanto stabilito dalla Corte di cassazione nella sentenza n. 11258/2007.

Perché la banca potrebbe rifiutare il mutuo

Come abbiamo visto, almeno dal punto di vista teorico, i parenti dei debitore – compresi fratelli e sorelle – possono partecipare alla vendita, rilanciare e aggiudicarsi l’immobile.

Eppure talvolta i parenti del debitore possono essere ostacolati da altri fattori. Ad esempio dalla difficoltà di ottenere un mutuo bancario per comprare la casa all’asta.

Alcune banche, infatti, prima di concedere la predelibera di mutuo pretendono di sapere il grado di parentela con il debitore e si riservano di non erogare la somma nei casi in cui potrebbe esserci una interposizione fittizia.

Detto semplicemente, vuol dire che molte banche non concedono il mutuo a persone con legami affettivi o di sangue con il debitore.

Il motivo? In questo modo le banche si tutelano dalla possibilità che la vendita possa essere dichiarata inammissibile dal delegato qualora risultasse un accordo fraudolento tra le parti.

In conclusione, fratelli e sorelle del debitore possono partecipare sì oppure no? A questo dubbio rispondiamo di sì, purché in buona fede e non per conto del debitore.

Mentre per quanto riguarda il mutuo bancario, i singoli Istituti sono liberi di stabilire le regole che più ritengono opportune; in caso di rifiuto ecco quali banche concedono mutui per le aste secondo le indicazioni dell’ABI (Associazione bancaria italiana). 


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