La direttiva europea sulla classe energetica degli immobili è arrivata come l’ennesima doccia fredda per gli italiani, già duramente colpiti dal caro bollette e dal rincaro dei costi della vita. Ci sono buone speranze però che il nostro governo adotterà delle misure per aiutare le famiglie in difficoltà che non avrebbero la possibilità di poter ristrutturare in chiave green la casa acquistata. Ma facciamo un passo indietro e spieghiamo prima di tutto di cosa stiamo parlando.
Cosa prevede la direttiva europea sulla classe energetica degli immobili
Al momento è stata solo diffusa la bozza della direttiva europea sulla classe energetica degli immobili, per cui nulla è ancora certo e sicuro, dato che la partita finale gli eurodeputati la giocheranno il 9 febbraio. Da quanto emerso, tutti gli immobili residenziali e le unità immobiliari entro l’1 gennaio 2030 dovranno avere la classe energetica E ed entro gennaio 2033 la classe D.
Sono esclusi dagli interventi:
- gli edifici dei centri storici e quelli vincolati dai beni culturali
- gli immobili in cui i lavori di riqualificazione energetica potrebbero far diminuire il valore architettonico
- i fabbricati indipendenti con una superficie fino a 50 mq
- gli edifici agricoli non residenziali e i siti industriali
L’obiettivo finale è la riduzione dei consumi energetici e le emissioni di CO2 tramite due azioni mirate: la ristrutturazione dei vecchi edifici e la costruzione di immobili ad alta efficienza energetica. Entro il 2050 l’Unione Europea idealmente auspica che ci siano solo costruzioni ecologiche.
Gli obiettivi green dell’UE per gli immobili residenziali
Ripercorrendo la mappa temporale dell’UE, gli obiettivi da raggiungere in ogni paese membro dell’Unione sono i seguenti:
- entro il 2030 le case dovranno essere più efficienti a livello energetico e quindi i proprietari di casa dovranno attuare degli interventi di riqualificazione energetica
- entro il 2033 gli immobili residenziali passeranno in classe E
- entro il 2040 gli immobili saranno in classe D
- entro il 2050 tutti gli edifici saranno ad emissione zero
Che cos’è la classe energetica degli immobili
Ma che cosa si intende per classe energetica degli immobili? Non è altro che la classificazione degli immobili, sulla base di un indice di prestazione energetica globale (EP), e di un punteggio complessivo di efficienza energetico su una scala da 1 a 10. Conoscere la classe energetica serve quindi a sapere quanto il proprio immobile sia sostenibile e di conseguenza poter fare degli interventi per renderlo più ecologico.
Quali sono le classe energetiche
Ad ogni classe corrisponde un livello di consumo energetico e per distinguerle si ricorre ad una lettera alfabetica come segue:
- classe G, la peggiore a livello di consumo in quanto c’è un’elevata dispersione termica. Sono di classe G perlopiù gli edifici costruiti oltre 40 anni fa
- classe F, poco efficiente a livello energetico
- classe E, la più presente per la maggior parte degli edifici italiani, ancora fin troppo energivora
- classe D, a differenza della E, garantisce maggiore isolamento termico e quindi permette di ridurre il consumo energetico
- classe C, più efficiente energeticamente da quando sono state introdotte delle migliorie, come le valvole termostatiche o le caldaie a condensazione al posto dell’impianto a gas
- classe B, rispetto alla C assicura un maggior risparmio sui consumi e riduzione quindi dei costi in bolletta
- classe A, la più efficiente a livello energetico.
Gli interventi per migliorare la classe energetica degli immobili
Per cui, a fronte della nuova direttiva europea gli italiani ben presto dovranno fare i conti (letteralmente) con interventi volti a migliorare la classe energetica, come:
- sostituire gli infissi per evitare la dispersione termica
- installare un impianto fotovoltaico o solare
- sostituire la vecchia caldaia con una pompa di calore o un impianto a condensazione o installare sistemi di termoregolazione avanzati
- acquistare elettrodomestici di classe A
- sfruttare la domotica per ottimizzare i consumi energetici
I bonus oggi disponibili per rendere la casa più green
Intanto, in attesa della direttiva ufficiale e che il Governo Meloni decida come gli italiani possano e debbano provvedere al miglioramento dell’efficienza energetica del proprio immobile, ricordiamo che ci sono delle agevolazioni per rendere la casa più green:
- il Superbonus
- l’Ecobonus
- il bonus verde
Quali potrebbero essere i risultati finali dopo la direttiva europea sulla classe energetica degli immobili? Molto probabilmente sarà il mercato stesso a valorizzare gli immobili in cui la classe energetica sia già efficientata. Per cui, se vuoi giocare d’anticipo, compra un immobile all’asta di classe energetica D, C, B o A oppure una casa di classe G e poi sfrutta le agevolazioni fiscali per renderla più sostenibile con interventi di ristrutturazione. Dai un’occhiata al portale di Immobiliallasta.it e fai la tua scelta “sostenibile”!