Se ti stai chiedendo cos’è e cosa deve contenere il decreto di trasferimento probabilmente è perché ti sei aggiudicato un immobile all’asta. Per questo motivo potrebbe essere utile consultare il modello facsimile del decreto di trasferimento e vedere le informazioni che, per legge, deve contenere.
Questo documento è fondamentale per chi ha partecipato ad una vendita giudiziaria offrendo il prezzo più alto. La sua emissione da parte del tribunale esecutivo segna il passaggio di proprietà della casa aggiudicata. In altre parole l’aggiudicatario diventa proprietario dell’immobile soltanto al momento della trascrizione del decreto, e non prima.
Ecco allora cosa deve contenere, quanto tempo occorre per la sua emissione e dove scaricare il facsimile.
Decreto di trasferimento, ecco il facsimile da scaricare: cosa deve contenere
L’asta immobiliare è il procedimento giuridico che si conclude con la vendita di case, ville e appartamenti pignorati a debitori insolventi. Se mancano offerenti, l’asta si dice “deserta” e il giudice dovrà stabilire una nuova data di esecuzione della vendita. Invece, in presenza di uno o più offerte d’acquisto, l’asta si conclude con l’aggiudicazione a chi ha offerto il prezzo più alto.
Tuttavia l’atto conclusivo dell’asta non avviene il giorno dell’aggiudicazione, bensì in quello di emissione e trascrizione del decreto di trasferimento. Di cosa stiamo parlando?
Il decreto di trasferimento è il provvedimento firmato dal giudice o dal professionista delegato con cui avviene il passaggio di proprietà dal debitore all’aggiudicatario. Soltanto dopo l’emissione del decreto si può dire di essere i nuovi proprietari del bene in asta.
Sui canali ufficiali del ministero della giustizia è possibile scaricare il decreto di trasferimento facsimile, cioè il modello che il tribunale utilizza per trasferire la proprietà dell’immobile. Inoltre il facsimile si può scaricare anche sui siti dei tribunali che gestiscono le vendite giudiziarie.
Di seguito ecco un facsimile di decreto di trasferimento da consultare in attesa della sua emissione: decreto trasferimento facsimile
Le informazioni principali sul decreto di trasferimento
Dal punto di vista formale, il decreto di trasferimento è un atto pubblico. Infatti può essere paragonato all’atto di compravendita immobiliare registrato dal notaio. Vi è però una differenza rilevante: nella aste il decreto di trasferimento non si paga!
La proprietà viene trasferita direttamente dal tribunale senza necessità di chiamare in causa un notaio (con i relativi costi che ne derivano).
Il decreto di trasferimento, una volta emesso, ha il potere di cancellare le trascrizioni dei pignoramenti e le ipoteche presenti. Il che vuol dire che la casa all’asta viene consegnata al nuovo proprietario senza pegni o ipoteche di alcun tipo.
Sotto l’aspetto pratico, spetta al professionista delegato compilare il modello (uguale al decreto di trasferimento facsimile) e consegnarlo al giudice incaricato dell’esecuzione. A questo punto il giudice competente deve firmare l’atto e trasmetterlo.
Cosa contiene, le informazioni che non devono mancare
Per essere corretto dal punto di vista formale e sostanziale, il decreto di trasferimento deve rispettare alcune regole contenutistiche. In particolare deve individuare con esattezza l’immobile oggetto dell’asta e l’identità di colui/colei che se lo è aggiudicato.
Le informazioni che non devono mai mancare sono le seguenti:
- dati dell’aggiudicatario e del debitore
- descrizione accurata dell’immobile (con gli estremi catastali)
- ordine di cancellazione dei pignoramenti e delle ipoteche
- ingiunzione del debitore a lasciare l’immobile
Una volta emesso il decreto di trasferimento il debitore, qualora si trovi ancora all’interno dell’immobile, deve andare via. In altre parole il decreto contiene l’ordine di sgombero (convenzionalmente 30 giorni).
Quanto tempo serve per l’emissione
I tempi di emissione possono variare da tribunale a tribunale, in base al carico di lavoro e alle pratiche arretrate. Per tale motivo non si può indicare con esattezza quanti giorni devono passare dal saldo del prezzo da parte dell’aggiudicatario.
Facendo una media, in generale i tempi per il deposito variano da 2 settimane a 3 mesi. Spetta alla cancelleria del tribunale pubblicare il decreto e notificarlo. Una volta reso pubblico l’atto non potrà più essere modificato.
Si può sollecitare il decreto di trasferimento?
Come anticipato, le tempistiche di emissione del decreto cambiano in base agli arretrati del tribunale. I tempi di attesa quindi possono variare da città a città.
Se il lasso di tempo trascorso dal giorno dell’aggiudicazione diventa troppo lungo si possono percorrere due vie:
- contattare il professionista delegato
- inviare una istanza di sollecito formale
Spesso i termini dilatati sono necessari a verificare che non ci siano errori, che l’immobile sia in regola e che i dati del debitore e del nuovo proprietario sono esatti. Controlli che, anche se allungano i termini, servono a garantire maggiore sicurezza.
Le vendite giudiziarie sono sicure e trasparenti, ogni fase dell’asta ha un rigido iter da seguire secondo le regole del Codice civile. Cosa aspetti ad entrare nel mondo delle aste immobiliari e acquistare immobili a prezzi vantaggiosi? Su Immobiliallasta.it puoi trovare bilocali, monolocali, ville e ogni genere di immobile all’asta. Non farti scappare questa occasione!