Posso portare via i mobili e gli elettrodomestici dalla casa all'asta? E chi paga lo sgombero? Cosa dice la legge.

Quando un immobile finisce all’asta vuol dire che su di esso c’è stato un pignoramento e poi l’apertura di una procedura giudiziaria. Il motivo è, nella maggior parte dei casi, il mancato pagamento delle rate del mutuo.

Cosa si può portare via dalla casa all’asta e cosa, invece, deve per forza essere lasciato all’aggiudicatario dipende dal tipo di pignoramento. Talvolta riguarda soltanto l’unità immobiliare (anche il giardino e il box auto), altre volte interessa anche i mobili.

Questa distinzione è importante per capire cosa il debitore può portare via dopo l’aggiudicazione e cosa, invece, deve lasciare al nuovo proprietario. Ecco un approfondimento sul tema e la lista dei mobili che si possono portare con sé.

Cosa è compreso nel pignoramento immobiliare

Come abbiamo appena detto, per capire la fine che faranno i mobili all’interno di una casa in asta bisogna guardare la tipologia di pignoramento.

In caso di pignoramento immobiliare (il più diffuso) vuol dire che la procedura esecutiva produce effetti unicamente sull’immobile, il quale sarà venduto in un pubblico incanto. Spetta al creditore – di solito la banca – scegliere su che beni agire:

  • la casa;
  • il giardino;
  • i terreni.

Di norma quando una casa viene pignorata e poi messa in vendita la procedura si stende in via automatica anche alle pertinenze:

Se si tratta di una casa singola o di una villa, l’asta comprende anche il terreno che circonda l’edificio, quindi l’orto o il giardino.

L’unica ipotesi in cui la procedura di vendita non si estende alle pertinenze è quando queste ultime hanno dati catastali diversi e separati. Ad esempio il garage o il posto auto può far parte dell’edificio principale oppure essere indipendente.

Si possono portare via i mobili dalla casa all’asta?

Veniamo ora al dunque. I mobili, quindi tavoli, sedie, letti, quadri, si possono portare via? Precisiamo che, di norma, il pignoramento immobiliare non sia estende al mobilio a meno che non sia espressamente indicato.

In altre parole, salvo diversa disposizione, il debitore può portare via:

  • divani;
  • letti;
  • tavoli;
  • sedie;
  • armadi;
  • soprammobili;
  • utensili;
  • la cucina.

L’esecutato conserva la proprietà di questi beni anche dopo l’aggiudicazione della casa all’asta.

Sarà il giudice o il professionista delegato a stabilire un termine entro il quale procedere allo sgombero al fine di lasciare l’immobile libero.

In alternativa, i mobili saranno spostati in un deposito a spese del debitore.

Attenzione però, è vietato portare via termosifoni, infissi, pavimenti, la caldaia, la vasca, le porte interne e il portoncino d’ingresso. Lo ha stabilito la Corte di cassazione nella sentenza n. 23754/2007. Questi ed altri beni, infatti, sono considerati a tutti gli effetti compresi nell’unità immobiliare e quindi passano automaticamente al nuovo acquirente.

Le eccezioni

In alcuni casi residuali il creditore può chiedere il “cumulo dei mezzi di espropriazione” e quindi comprende i mobili nel pignoramento.

Questo, di solito, avviene quando la casa è di scarso valore e la sua vendita non basterebbe a coprire il debito accumulato.

In tali casi il tribunale ordina un pignoramento congiunto, valido su immobile e terreni ed anche sul mobilio.

L’ufficiale deve redigere due distinti verbali da depositare insieme nella Cancelleria del tribunale.

Cosa si può portare via dalla casa all’asta e chi si occupa dello sgombero

Ricapitolando, il debitore può portare via le suppellettili, gli arredi, gli oggetti personali e destinati a svolgere l’attività lavorativa (quindi PC, scrivania, stampante e così via). Inoltre può portare con sé nella nuova abitazione tutti gli elettrodomestici: frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, forno, piano cottura ecc.

Lo sgombero, salva diversa disposizione, è carico della procedura. Vuol dire che non dovranno pagare né il debitore né l’aggiudicatario.

Invece se i mobili presenti appartengono a terze persone, il custode giudiziario ne ordina lo sgombero e notifica all’interessato la procedura. Anche in questo caso le spese sono completamente a carico della procedura.

Se hai ancora dubbi, noi di Immobiliallasta.it possiamo aiutarti in maniera gratuita, poiché siamo pagati dai creditori e non dai clienti.

Consulta il nostro sito o facci sapere cosa stai cercando, saremo noi a contattarti non appena avremo un immobile adatto alle tue esigenze.


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Questo articolo ha 12 commenti.

  1. Katia

    Buongiorno, nel caso invece l’esecutato abbiamo portato via la vasca, le porte interne, scalda bagno e gli sportelli della cucina in muratura. Cosa si può fare per riaverli o comunque se si va per vie legali si ottiene qualcosa?

    1. immobiliallasta.it

      Buongiorno Katia, grazie per il tuo commento.
      A nostro avviso ci sono i presupposti, non trattandosi di elementi “accessori”, per poter procedere per vie legali e richiedere un rimborso. Il custode in merito alla situazione cosa ti ha detto? Noi generalmente consigliamo di stipulare una polizza assicurativa che copra per l’appunto le spese quando il vecchio proprietario dovesse cagionare danni, come in questo caso.

      Tienici aggiornati!

      Il Team di Immobiliallasta.it

  2. Katia

    Il custode se n’è lavato le mani e di certo non ha vigilato sull’immobile come doveva. Ad ogni modo, sono riuscita a trovare gli oggetti mancanti presso un rigattiere di zona. Erano stati messi in vendita proprio dagli esecutati e sono andata a recuperarli con i carabinieri. Nel mio quesito avevo dimenticato di specificare che la vasca è ad idromassaggio e non in muratura, mi spetta ugualmente o è considerato come elettrodomestico? Infine il piano cottura anche se era incassato nella cucina in muratura credo che non mi spetti in quanto elettrodomestico o posso pretenderlo?

    1. immobiliallasta.it

      Buongiorno Katia, grazie per il tuo commento.
      Se il custode è venuto meno alle sue responsabilità potrebbe essere soggetto a sanzioni (qui trovi un approfondimento in merito: https://www.blog.immobiliallasta.it/custode-giudiziario-risarcimento-danni-immobile-asta/). Per quanto riguarda il tuo quesito, tutti gli elettrodomestici (inclusa la vasca ad idromassaggio) possono essere portati via dal debitore, come specificato nell’articolo (https://www.blog.immobiliallasta.it/cosa-si-puo-portare-via-da-una-casa-allasta-ecco-cosa-sapere/).

      Il Team di Immobiliallasta.it

      1. Pino

        Salve o perso la casa a l’asta dal trasferimento del decreto fatto dal giudice quanto tempo ho per lasciare casa..chi mi dice 30 o 60 o direttamente 90 cerco 30 giorni e poco tra smontare casa e trasloco e veramente pochissimo..
        Poi devo chiedere cosa deve portare via apparte I mobili utensili ecc ma lo scalda bagno e il motore dell’acqua posso.portarli via o rimangono al nuovo propetario..grazie mille per la vostra disponibilità

        1. immobiliallasta.it

          Buongiorno Pino, grazie per il tuo commento.
          Ti consigliamo di chiedere al custode o al delegato alla vendita quale sia in questo caso la tempistica da rispettare (tendenzialmente dipende da Tribunale a Tribunale). Per quanto riguarda invece cosa lasciare: di fatto bisognerebbe lasciare al nuovo proprietario tutto ciò che possa consentirgli di usufruire dell’appartamento sin dal primo momento e quindi il nostro consiglio è di portarti via i mobili, gli utensili etc ma di lasciare scaldabagno, termosifoni etc.

          Il Team di Immobiliallasta.it

  3. Antonio

    L esercitato può portare via i box doccia?

    1. immobiliallasta.it

      Buongiorno Antonio, grazie per il tuo commento.
      Come indicato nell’articolo ” è vietato portare via termosifoni, infissi, pavimenti, la caldaia, la vasca, le porte interne e il portoncino d’ingresso. Lo ha stabilito la Corte di cassazione nella sentenza n. 23754/2007. Questi ed altri beni, infatti, sono considerati a tutti gli effetti compresi nell’unità immobiliare e quindi passano automaticamente al nuovo acquirente.” Per cui, essendo anche il box doccia un bene a tutti gli effetti compreso nell’unità immobiliare, l’esecutato non può portarlo via.

      Il Team di Immobiliallasta.it

  4. Mauro

    Posso togliere il parquet laminato appoggiato su vecchia moquette e su mattonelle? Logicamente lasciando il vecchio pavimento?

    1. immobiliallasta.it

      Buongiorno Mauro, grazie per il tuo commento.
      Di fatto potresti farlo, ma te lo sconsigliamo perché bisognerebbe lasciare la casa con tutto il necessario a renderla funzionale per il nuovo aggiudicatario. Ben diverso, invece, è il caso di mobili che puoi portar via senza problemi.

      Il Team di Immobiliallasta.it

  5. Katia

    Salve, una domanda non so se potete aiutarmi. Vi spiego:
    in riferimento al passaggio di proprietà all’aggiudicatario, quale data fa fede quando nel decreto ci sono due date diverse, una la data di firma del giudice e una la data di pubblicazione del decreto?
    Faccio questa domanda perché mi sono aggiudicata un immobile a cavallo tra due anni, il decreto di trasferimento riporta come data di firma decreto il 22/12/22 e come data pubblicazione decreto il 4/01/23.
    Su questa storia sta nascendo una diatriba tra me e l’amministratore condominiale visto che io come nuova proprietaria devo pagare le spese arretrate del precedente proprietario relative all’anno in cui sono diventata proprietaria e all’anno precedente.
    L’amministratore condominiale sostiene che sono diventata proprietaria nel 2022 cioè la data di firma decreto da parte del giudice e che quindi devo pagare il condominio dall’anno 2021; il custode giudiziario, con il quale mi sono informata a riguardo, ha detto che sono diventata proprietaria nel 2023 cioè la data di pubblicazione del decreto di trasferimento e che quindi devo pagare dal 2022.
    La visura storica dell’immobile riporta che io sono diventata proprietaria il 4/01/23 e che l’esecutato era il precedente proprietario fino a tale data. Ho evidenziato questa cosa all’amministratore e lui continua a sostenere che sono diventata proprietaria il 22/12/22 e che questa data, invece, del 4/01/23 rappresenta la data dell’iscrizione ai pubblici registri ma che non vale sul discorso del cambio di proprietà.
    Come va interpretato questo caso?

    1. immobiliallasta.it

      Buongiorno Katia, grazie per il tuo commento.
      Fa fede la data di pubblicazione del decreto.

      Il Team di Immobiliallasta.it

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