Stai per acquistare all’asta la tua prima casa e non sai se devi pagare l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica? Facciamo chiarezza su questo aspetto e vediamo quando è necessario pagare il certificato energetico sulla casa e a cosa serve.
A cosa serve il certificato energetico della casa
Il certificato energetico o Attestato di Prestazione Energetica (APE) serve ad attestare qual è la prestazione energetica dell’immobile, stimare i consumi per il riscaldamento, il raffreddamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Ha una durata di 10 anni e va rinnovato solo se si fanno delle ristrutturazioni che comportano delle modifiche energetiche all’immobile. Ma è obbligatorio su tutti gli immobili? Anche quelli in asta?
Non paghi l’APE se compri un immobile all’asta
Devi pagare il certificato energetico di una casa se la vendi o l’affitti, mentre non lo paghi se l’acquisti all’asta . Questa “eccezione” deriva fondamentalmente dal fatto che la vendita all’asta, seppur preveda un trasferimento di un bene immobiliare, non può essere considerata una negoziazione come la compravendita sul mercato tradizionale. Tuttavia, potrebbe capitare che il Giudice richieda al perito di fornire l’APE sull’immobile all’asta se questo va a beneficio della procedura: ovvero, ipotizziamo che si tratti di un immobile di classe energetica A/ A+, precisare quale sia il certificato energetico contribuirebbe in tal caso ad influire sul valore economico e a favorire quindi la commerciabilità dell’immobile. Per cui, nella fattispecie, al momento del decreto di trasferimento di proprietà l’APE verrebbe consegnato all’aggiudicatario e nuovo proprietario dell’immobile.
Quando si paga il certificato energetico di una casa
Dunque, il pagamento dell’APE va sostenuto nel momento in cui si effettua una vendita o si concede il bene immobiliare in affitto. Nel primo caso il costo spetterebbe al venditore mentre nel secondo al proprietario, che dovrà mostrare l’APE al momento della registrazione del contratto. E in caso di donazione o eredità? Se si tratta di donazione l’immobile dovrà avere obbligatoriamente il certificato energetico, pagato dal donatore e non dal donatario. Se, invece, si tratta di bene ereditato non sarà necessario redigere l’APE nell’atto di successione.
Quando non devi pagare l’APE
Oltre che in caso di acquisto in asta, il certificato energetico non è obbligatorio secondo la legge (art.3 comma 3 del D. Lgs 192/2005) per:
- gli edifici agricoli o rurali se non sono residenziali e non hanno un impianto di climatizzazione
- gli stabilimenti industriali o artigianali se il riscaldamento o la climatizzazione è legato ad un processo produttivo
- i fabbricati con una superficie utile inferiore ai 50 mq
- gli edifici che non hanno un sistema di climatizzazione, come box, autorimesse, cantine, parcheggi, depositi etc
- gli immobili destinati a luoghi di culto
- i ruderi o i fabbricati in costruzione “al rustico” purché venga specificato nell’atto notarile
Cosa succede con le detrazioni
Quando entrano in gioco le detrazioni però bisogna fare attenzione se vada o meno presentato anche l’APE. Infatti il certificato energetico è obbligatorio, per esempio, se richiedi l’Ecobonus per la coibentazione dell’edificio. Se, poi, l’Ecobonus è richiesto per isolare parti comuni del condominio è necessario avere l’APE per ogni unità immobiliare.
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