Ecco una breve sintesi per aver ben chiaro la distinzione tipologica.

Oggi vogliamo soffermarci su un argomento più tecnico, utile per poter comprendere la distinzione delle categorie catastali degli immobili. Sì, perché probabilmente sarà capitato anche a te di leggere un annuncio di vendita all’asta e vedere che gli immobili sono classificati per tipologia. Cosa significa? Semplicemente che c’è una dicitura, indicata direttamente dal catasto nel momento in cui l’immobile è stato accatastato, che specifica qual è il tipo di immobile (ad esempio, si tratta di un’abitazione civile o signorile?). Vediamo allora come sono distinti.

Categorie catastali degli immobili: la suddivisione per gruppi

Innanzitutto, le tipologie sono divise per gruppi e se ne riconoscono 6, ciascuno indicato con una lettera dell’alfabeto (ovvero, troviamo gruppi dall’A alla F). In particolare:

  • Nel gruppo A, come approfondiremo nel prossimo paragrafo, rientrano gli immobili a destinazione ordinaria, cioè uffici e studi privati; abitazioni e alloggi di vario tipo (civile, popolare, rurale, signorile);
  • Del gruppo B fanno parte uffici pubblici, conventi, scuole, magazzini sotterranei;
  • Sono di tipo C negozi, botteghe, laboratori, stabilimenti balneari, stalle, autorimesse;
  • Con la lettera D sono indicati gli immobili a destinazione speciale, come alberghi e pensioni, teatri, sale per concerti o spettacoli, case di cura o ospedali con fini di lucro;
  • Con la E, invece, si indicano gli immobili a destinazione particolare, come le costruzioni e i fabbricati per speciali esigenze pubbliche (ad esempio, le caserme dei Carabinieri);
  • Nel gruppo F rientrano le entità urbane, quindi ad esempio le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione

Le abitazioni del gruppo A

Entriamo nello specifico e approfondiamo soprattutto la categoria degli immobili che tendenzialmente finisce in vendita all’asta di più, quella del gruppo A. Come anticipato, si tratta di abitazione di vario tipo e nella fattispecie:

  • A/1 sono le abitazioni di tipo signorile, cioè quelle unità immobiliari che sono site in zone di pregio o hanno particolari caratteristiche di costruzione che le rendono di maggior prestigio rispetto ai fabbricati residenziali;
  • A/2, le abitazioni di tipo civile, ovvero quelle che sia per livello di costruzione per tecnologia e rifiniture rispondono alle richieste di mercato per fabbricati residenziali;
  • A/3 , le abitazioni di tipo economico, le unità immobiliari appartenenti a fabbricati che vengono costruiti con materiali a basso costo;
  • A/4 – Abitazioni di tipo popolare costruite con rifiniture di modesto livello;
  • A/5 – Abitazioni di tipo ultrapopolare che, a differenza dei precedenti, hanno rifiniture di bassissimo livello e di solito non hanno servizi sanitari esclusivi;
  • A/6 – Abitazioni di tipo rurale;
  • A/7 – Abitazioni in villini;
  • A/8 – Abitazioni in ville, dove per villa si intende l’abitazione con parco o giardino e generalmente è ubicata in zone di pregio con rifiniture di costruzione ben superiori a quelle ordinarie;
  • A/9 – Castelli e palazzi eminenti;
  • A/10 – Uffici e studi privati, destinati all’attività professionale;
  • A/11 – Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi come: rifugi di montagna, baite, trulli.

Ciascuno di questi immobile potrebbe finire all’asta e tu, che ora avrai le idee chiare sulla tipologia delle categorie catastali degli immobili, potrai cogliere l’occasione per aggiudicarti una villa, una casa popolare, un’abitazione rurale, una baita, un ufficio, un castello etc. Come?

Sfoglia il catalogo di Immobiliallasta.it, imposta il filtro per provincia e poi per tipologia di immobile e trova quello giusto per te. Se non lo trovi in asta, compila il form di contatti specificando cosa stai cercando e sarai ricontattato.

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