Non solo le strade non sono più sicure in tante città italiane, come i fatti di cronaca quotidiani ci raccontano. Infatti, se da una parte dilagano borseggi e scippi, dall’altra sono i furti in casa a preoccupare, soprattutto quando mancano i sistemi di antifurto. Ora però ogni singolo cittadino ha un asso nella manica da poter giocare: richiedere il bonus sicurezza 2023 e installare porte blindate, allarmi antifurti e tanto altro. Vediamo allora di cosa si tratta, come ottenere quest’agevolazione e su che spesa.
Che cos’è il bonus sicurezza 2023 o bonus antifurto e a quanto ammonta
Il bonus sicurezza 2023 è la detrazione fiscale del 50% consentita a chi esegue determinati interventi, entro il 31 dicembre 2023, volti a migliorare le condizioni di sicurezza della propria casa. Il limite massimo per le spese da sostenere per allarmi, sistemi antifurto e videosorveglianza è stato fissato a 96mila euro.
Interventi ammessi nel bonus antifurto
Sono coperti dal bonus sicurezza 2023 gli interventi per l’installazione degli impianti di sicurezza e nello specifico:
- porte blindate, serrature, catenacci, spioncini, lucchetti, vetri antisfondamento
- grate alle finestre
- cancellate o recinzioni murarie
- rilevatori di apertura o effrazione
- tapparelle con bloccaggio
- casseforti a muro
- cineprese o fotocamere collegate ai centri di vigilanza
Chi può richiederlo e in che modo
Possono richiedere il bonus antifurto chi:
- ha piena o nuda proprietà di un immobile
- ha un diritto sull’immobile, incluso l’uso o l’usufrutto
- ha un contratto di affitto regolarmente registrato o un contratto di comodato
- convive con il/la proprietario/a dell’immobile o è un familiare convivente e sostiene le spese degli interventi, documentabili tramite fattura
Inoltre, possono farne richiesta i soci di cooperative e gli imprenditori di immobili.
Il bonus sicurezza 2023 è concesso anche senza ristrutturazione, cioè può essere richiesto anche senza dover necessariamente ristrutturare l’immobile.
Per richiederlo basta allegare in fase di dichiarazione dei redditi la documentazione attestante le spese sostenute, purché pagate con una modalità tracciabile, come il bonifico. A tal fine è fondamentale che nella causale sia indicato il codice fiscale del beneficiario del bonus, la causale del versamento e la partita IVA della ditta che esegue l’intervento di messa in sicurezza. Il bonus sicurezza 2023 non può essere richiesto con sconto in fattura.
E tu hai già una casa per cui chiedere subito il bonus antifurto 2023? Se ne stai cercando una e vuoi risparmiare rispetto ai prezzi del mercato, acquistala all’asta su Immobiliallasta.it con il supporto gratuito di uno dei nostri specialisti di aste.
In fase di richiesta di preventivi per l’installazione di antifurto completo di collegamento con smartphone
Buongiorno Teodoro, grazie per il tuo commento.
Ottimo! Mi raccomando, ricordati che per ottenere il bonus è fondamentale effettuare il pagamento con una modalità tracciabile.
Il Team di Immobiliallasta.it