Ne avrai già sentito parlare ma probabilmente non hai approfondito l’argomento e non sai che potresti chiederlo anche tu, se hai i requisiti per farlo: stiamo parlando del bonus di ristrutturazione casa 2022. Che cos’è? Non è altro che un’agevolazione fiscale calcolata su un costo forfettario delle spese sostenute per ristrutturare l’immobile.
A quanto ammonta il bonus ristrutturazione casa 2022
La detrazione è pari al 50% su un importo massimo di spese di ristrutturazione di singole abitazioni o parti in comune (cioè il suolo su cui sorge l’edificio, i muri maestri, le scale, i portoni d’ingresso e tutte le parti che servono ad uso comune come ascensori, cisterne etc) di edifici condominiali pari a 96mila euro e sostenute entro il 31 dicembre 2024. Dall’1 gennaio 2025, invece, a meno che non ci siano ulteriori proroghe, la detrazione sarà nella misura ordinaria del 36% con un limite massimo di 48mila euro.
Quali interventi rientrano nell’agevolazione fiscale
L’agevolazione viene erogata solo se le spese sono state effettuate per interventi di:
- manutenzione straordinaria (come sostituzione di infissi esterni, serramenti o persiane, rifacimento di scale e rampe, installazione di ascensori e scale di sicurezza, interventi per il risparmio energetico)
- restauro e risanamento conservativo (come apertura di finestre per l’aerazione dei locali, adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, interventi mirati a prevenire le situazioni di degrado)
- ristrutturazione edilizia (come la realizzazione di una mansarda o di un balcone, la modifica della facciata, la costruzione di servizi igienici)
Come richiedere il bonus ristrutturazione casa 2022
Per richiedere l’agevolazione fiscale basta specificarlo nella dichiarazione dei redditi riportando i dati catastali dell’immobile e, nel caso in cui i lavori siano stati effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto. In alcuni casi, inoltre, potrebbe essere necessario inviare all’ASL del territorio una comunicazione in cui si riportano:
- la natura dell’intervento
- le generalità di chi ha richiesto il lavoro
- i dati identificativi dell’impresa che si occuperà dei lavori nel rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e di contribuzione
- la data di inizio dell’intervento di ristrutturazione
Inoltre, in caso di riqualificazione energetica dell’edificio è necessario informare l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) dei lavori effettuati (obbligo della legge di bilancio 2018) per il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili.
Chi può richiederlo
Possono richiedere il bonus ristrutturazione casa 2022 sia i proprietari degli immobili che i titolari di diritti personali di godimento sugli immobili (usufrutto, locazione), gli assegnatari di alloggi, i soci di cooperative a proprietà divisa, gli imprenditori individuali. Inoltre, purché siano intestatari di bonifici e fatture, ne hanno diritto anche:
- il familiare convivente
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
- il componente di un’unione civile
- il convivente more uxorio
I documenti da conservare
Per poter usufruire del bonus, però, è importante che i pagamenti siano stati effettuati tramite bonifico bancario o postale specificando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario ed eventuale partita IVA. Per avere la detrazione, inoltre, è fondamentale conservare ed esibire le ricevute del bonifico, le fatture e le ricevute fiscali per le spese sostenute. Se i lavori riguardano le parti comuni condominiali l’amministratore del condominio provvederà a fornire ai contribuenti una certificazione che attesti che siano stati adempiuti tutti gli obblighi e l’importo speso. Potrebbero essere richiesti anche:
- la domanda di accatastamento se l’immobile risulta non censito
- la ricevuta di pagamento dell’Imu
- la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori
Che cosa succede in caso di cambio dell’intestatario
Ma che cosa accadrebbe nell’eventualità in cui tu ottenga il bonus ristrutturazione e poi decida di vendere l’immobile aggiudicato all’asta? In questo caso in qualità di venditore puoi decidere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora usate o trasferire tale diritto al nuovo acquirente. Se non viene specificato nulla nell’atto di compravendita il beneficio viene trasferito automaticamente all’acquirente.
E in caso di usufrutto o eredità?
In caso di usufrutto, invece le quote dell’agevolazione non fruite non vengono trasferite all’usufruttario ma rimangono al nudo proprietario, mentre se l’immobile viene ereditato l’erede può fruire del diritto finché conserva la “detenzione materiale e diretta dell’immobile”. Con la cessazione di un contratto di locazione o comodato l’agevolazione continuerebbe ad essere di diritto di chi ha eseguito gli interventi (indipendentemente che si tratti del comodatario o dell’inquilino)
Quando non ottieni il bonus ristrutturazione casa 2022
Non è possibile usufruire del bonus ristrutturazione casa 2022 quando:
- il pagamento non è stato effettuato secondo le modalità richieste (tramite bonifico)
- l’Asl non ha ricevuto una comunicazione preventiva
- non sono state presentate le ricevute o le fatture attestanti le spese sostenute
- la ricevuta del bonifico è intestata ad un soggetto diverso dal richiedente la detrazione
- gli interventi di edilizia non rispettano le norme urbanistiche e le edilizie comunali
- non sono stati rispettate le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro o quelle per gli obblighi contributivi
Se ti sei aggiudicato la casa all’asta, approfitta del bonus per fare tutti gli interventi di ristrutturazione necessari. Ricordati che potrai avviare i lavori solo dopo il deposito in cancelleria del decreto di trasferimento, che ti rende a tutti gli effetti il nuovo proprietario dell’immobile.
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