Il coronavirus ha destabilizzato un po’ tutti: vediamo gli effetti che ha avuto sul mondo delle aste e come trasformare un evento negativo in un tuo punto di forza.

Come ben sai il coronavirus ha chiuso tante porte quest’anno, ha fatto danni, creato caos in tutto il mondo e fatto perdere grandi occasioni. Ma se questa volta perdessi l’affare della tua vita per colpa tua anziché del virus? Leggi subito quest’articolo se non vuoi fare un danno anche tu!

Aste giudiziarie e coronavirus

Avendo vissuto il primi mesi del 2020 in un periodo di lockdown dove tutto era chiuso, i tribunali, i custodi e i delegati sono molto più organizzati e sanno già come muoversi in questa situazione così incerta. Probabilmente se sei qui è perché l’immobile di tuo interesse andrà all’asta prossimamente e non sai come muoverti, cosa fare e se l’asta si terrà.

Inizio dicendoti che, se la casa all’asta non è una “prima casa”, allora la vendita si terrà nella data comunicata nell’avviso di vendita. Se ti preoccupa la difficoltà nel visionare l’immobile sappi che, in seguito al primo lockdown di Marzo, avevano reso disponibili i virtual tour 360°, un ottimo sostituto alle classiche visioni.

Ora voglio svelarti un piccolo segreto, come ben sai molti sono restii al partecipare all’asta senza aver visto l’immobile internamente, questa è la tua occasione. Mi spiego meglio. La gente, essendo diffidente, avrà paura di partecipare e questo lo puoi usare a tuo vantaggio. Nel peggiore dei casi dovrai fare qualche rilancio, ma se sei fortunato potrai essere l’unico offerente e aggiudicarti l’immobile all’offerta minima. Per offerta minima si intende il valore minimo richiesto per essere ammessi all’asta, quindi comprerai la casa ad un prezzo molto inferiore rispetto al valore di mercato. Guarda l’altro lato della medaglia, il coronavirus potrebbe essere il propulsore dei tuoi affari.

I Dati

Uno dei settori maggiormente colpiti durante il periodo del coronavirus è stato proprio quello delle aste giudiziarie. Nonostante la situazione, le vendite non si sono fermate completamente in quanto sono state posticipate soltanto per gli immobili considerati come abitazioni principali. Per abitazione principale si intende l’immobile occupato dal vecchio proprietario, cioè l’attuale debitore. Questo però non è bastato a limitare i danni in quanto già dal primo lockdown ha avuto forti ripercussioni.

Dopo un’analisi fatta, nel primo semestre del 2020, dal team di Reviva, startup che si occupa delle vivacizzazioni delle aste immobiliari, si è riscontrato un calo nelle vendite mediamente del 40% rispetto al 2019. Questo in seguito al decreto legge Cura Italia ,entrata in vigore il 17 marzo, che imponeva la sospensione per 6 mesi dalla data dell’asta per le abitazioni principali.

Si aveva molta fiducia nella ripresa delle vendite nei mesi di ottobre-novembre, ma così non è stato poiché dal 25 ottobre si è stabilita una proroga. Pertanto le aste delle abitazioni principali potranno essere svolte regolarmente dal 1 gennaio.


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